Segnaliamo un interessante intervento di Irene Tagliabue apparso su Adapt che fa riferimento a un incontro dello scorso 5 giugno presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia sul tema delle condizioni giuridiche e sociali dei caregiver.
Ci preme in particolare sottolineare il focus sul concetto di vulnerabilità, che a nostro parere si addice alla tematica in questione meglio del concetto di fragilità, con il quale si esprime un deficit soggettivo.
Nello specifico la Tagliabue afferma che:
“i quadri normativi esistenti non sono spesso in grado di riflettere e, di conseguenza, regolare la condizione in cui, concretamente, i caregiver versano. Per sovvertire questo sistema sarebbe necessario ripensare il sistema di tutele di questi soggetti in senso lato, assumendo come punto di partenza il concetto di vulnerabilità, che altro non è che l’aspetto caratterizzante dei soggetti con disabilità e di chi è chiamato a fornire loro assistenza.
L’obiettivo primario deve essere quello di evitarne l’emarginazione sociale ed economica, in primis attraverso un sistema differenziato di inserimento nel mercato del lavoro, che sia conciliabile con le attività di assistenza svolte e che, al tempo stesso, non costituisca un sacrificio in termini di produttività e di profitto per le imprese.”
Per leggere l’articolo su Adapt, clicca qui.
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