Nell’immaginario collettivo quando pensiamo al caregiver facciamo riferimento ad adulti che si fanno carico del loro familiare in difficoltà. Ma all’interno di questo mondo troviamo anche i giovani. Bambini, ragazzi e giovani adulti che si prendono cura in modo continuativo del proprio genitore che ha bisogno, dei propri fratelli, dei propri nonni.
La loro vita è sicuramente più complicata di quella dei coetanei e ruota spesso attorno ai bisogni di cura dei familiari molto più che attorno alle esigenze connesse alla loro crescita, socialità, istruzione.
Spesso queste situazioni sono nascoste, taciute, o addirittura vissute con vergogna da tutti i protagonisti. L’unica via di uscita, quindi, può essere tracciata dagli adulti di riferimento, in primis gli insegnanti che devono mettere in campo capacità di ascolto e strumenti di analisi adeguati per accorgersi che talvolta dietro la svogliatezza, la difficoltà nel rispettare le scadenze, una scarsa rete sociale esiste un ingombrante impedimento familiare.
Questi ragazzi necessitano indubbiamente di un supporto nel loro percorso scolastico e di socializzazione. Vivono infatti situazioni difficili e lo fanno con un senso di responsabilità ben superiore a quello che potremmo definire nella norma. Ma questa loro responsabilità rischiano di pagarla a caro prezzo visto che le ricerche dimostrano che per loro l’accesso agli studi universitari è più difficile e che gli abbandoni sono superiori alla media.
Ma se è vero che questi caregiver normalmente hanno difficoltà a chiedere aiuto e dunque compito degli insegnanti guardare ai propri allievi con gli occhi adatti per “scovare il caregiver nascosto” e dare loro la possibilità di accedere ai programmi scolastici che prevedano interrogazioni programmate, obiettivi minimi, omissione di parti del programma, ma soprattutto l’affiancamento di un tutor che li aiuti a condividere il peso dei compiti di cura.
In questo processo di identificazione del disagio e poi di supporto, la scuola ha un ruolo centrale. La sensibilizzazione degli insegnanti su questo tema è sicuramente una delle chiavi di volta possibili per aiutare l’emersione del fenomeno e il suo accompagnagnamento.
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